giovedì 31 gennaio 2008

Achille tifa Inter


Bloccate le rotative, rifate la prima pagina, abbiamo lo scoop che ci cambierà la vita: Achille Costacurta tifa Inter. La notizia è stata diramata da Martina Colombari, moglie della bandiera milanista Billy, con una nota prontamente pubblicata da Controcampo. No comment.

mercoledì 30 gennaio 2008

Ricordare Anna Magnani


L’amarcord per il centenario della nascita di Anna Magnani, unica romana capace di conquistare il premio Oscar non poteva essere commemorato nell’arco d’una sola giornata. E’ per questo che s’alterneranno da qui al 26 settembre una serie d’iniziative atte a ricordare chi era “Nannarella”. Primo appuntamento la mostra “Anna Magnani e l’Oscar”, presentata alla Domus Talenti il 30 gennaio, nel corso della quale è ripercorso il “periodo americano” ricordato attraverso foto, giornali e video d’epoca: all’inaugurazione sono state lette anche alcune lettere della protagonista de “La rosa tatuata”, pellicola che trionfò a Hollywood. Prossime tappe Palazzo Altieri (29 febbraio), dove l’attrice ha vissuto e il Teatro Valle, scenario che le vide muovere i primi passi da attrice mentre l’atto conclusivo sarà vissuto a San Felice Circeo, dove riposa, con l’inaugurazione del cinema Anna Magnani. Nel bel mezzo una mostra itinerante in tre università del Lazio.

martedì 29 gennaio 2008

Quale altra medaglia ha vinto Pistorius?


Pistorius a Roma regala alla Rai esclusive a non finire (dicono sia stata la tv di Stato a farlo sbarcare in Italia e allora vorrebbero farlo intervistare solo ai giornalisti griffati "mamma Rai". Domanda: sbaglio o la stessa Rai vive con i soldi dei contribuenti e dunque anche con quelli gli altri cronisti presenti in conferenza stampa?) e fa conoscere al pubblico la misteriosa e pluripremiatissima Emanuela Audisio che, chiamata a presentare il sudafricano Oscar dice: "Ha vinto una medaglia d'oro alle paralimpiadi e pure un'altra medaglia". Ma benedetta figliola, ce lo vuoi dire, tu che sei preposta a fare il medaglione del giovanotto, che razza di altra medaglia ha vinto? Fortuna che sei la migliore del lotto.

lunedì 28 gennaio 2008

La cicala e la formica


Versione originale
Nel bosco vivono una cicala e una formica. La formica lavora tutta la calda estate; si costruisce la casa e accantona le provviste per l'inverno. La cicala pensa che, con quel bel tempo, la formica sia
stupida; ride, danza, canta e gioca tutta l'estate. Poi giunge l'inverno e la formica riposa al caldo ristorandosi con le provviste accumulate mentre la cicala trema dal freddo, rimane senza cibo e muore.
Versione aggiornata al 2008
Nel bosco vivono una cicala e una formica. La formica lavora tutta la calda estate; si costruisce la casa e accantona le provviste per l'inverno. La cicala pensa che, con quel bel tempo, la formica sia
stupida; ride, danza, canta e gioca tutta l'estate. Poi giunge l'inverno e la formica riposa al caldo ristorandosi con le provviste accumulate.

La cicala tremante dal freddo organizza una conferenza stampa e pone la questione del perché la formica ha il diritto d'essere al caldo e ben nutrita mentre altri meno fortunati come lei muoiono di freddo e fame. Santoro la ospita nel suo programma e dà la colpa a Berlusconi. Il portavoce di Rifondazione Comunista parla di una grave ingiustizia sociale. Rai 3 organizza trasmissioni in diretta che mostrano la cicala tremante dal freddo oltre a spezzoni della formica al caldo nella sua confortevole casa con la tavola piena di ogni ben di dio. I telespettatori sono colpiti dal fatto che, in un Paese così ricco, si lasci soffrire la povera cicala mentre altri come la formica vivono nell'abbondanza. I sindacati manifestano davanti alla casa della formica in solidarietà della cicala mentre i giornalisti di sinistra organizzano delle interviste e si domandano perché la formica è divenuta così ricca sulle spalle della cicala ed interpellano il governo perché aumenti le tasse della formica affinché anch'essa paghi la sua giusta parte.
Alla pacifica manifestazione partecipano anche i centri sociali che bruciano alcuni alberi del bosco e le bandiere di Israele e degli Stati Uniti. In linea con i sondaggi il governo Prodi redige una legge per l'eguaglianza economica ed un decreto legge anti- discriminazioni (retroattivo all'estate precedente). Visco e D'Alema affermano che giustizia è fatta, mentre Mastella chiede una legge speciale per le cicale del sud. Le tasse sono aumentate e la formica riceve una multa per non aver occupato la cicala come apprendista, la casa della formica è sequestrata dal fisco perché non ha i soldi per pagare le tasse e le multe: la formica lascia il Paese e si trasferisce in Liechtestein. La televisione prepara un reportage sulla cicala che, ora ben in carne, sta terminando le provviste lasciate dalla formica nonostante la primavera sia ancora lontana. L'ex casa della formica, divenuto alloggio sociale per la cicala, comincia a deteriorasi nel disinteresse della cicala, del governo e dei sindacati. Sono avviate delle rimostranze nei confronti del governo per la mancanza di assistenza sociale, viene creata una commissione apposita con un costo di 10 milioni di euro. La commissione tarda ad insediarsi per la lite furibonda sviluppatasi all'interno della sinistra per la divisione delle poltrone. Intanto la cicala muore di overdose mentre la stampa evidenzia ancora di più quanto sia urgente occuparsi delle ineguaglianze sociali. La casa è ora occupata da ragni immigrati. Il governo si felicita delle diversità multiculturali e multirazziali del Paese così aperto e socialmente evoluto. I ragni organizzano un traffico d'eroina, una gang di furti in villa, un traffico di mantidi prostitute e terrorizzano la comunità. I partiti della sinistra propongono quindi più integrazione perché la repressione genera violenza, e violenza chiama violenza... Solo una favola?

domenica 27 gennaio 2008

Il festival della par condicio

Festival di Sanremo. L’hanno definito il festival dei comunisti, viste le presenze. Gli esclusi Povia e Baccini stanno cercando di organizzare una sorta di controfestival. Speriamo che nessuno s’azzardi a dire che è il festival dei fascisti. Baudo non s’è ancora attrezzato per sdoppiare.

Coincidenze

A Napoli è stata trovata una bomba della seconda guerra mondiale certamente messa dai fascisti o dai nazisti, poco importa. Casualmente è stata ritrovata il giorno prima l'anniversario della Shoa ed è stata rimossa, guarda il caso, nel giorno della Memoria. Con tutto il rispetto, mi pare una notizia studiata ad arte per essere diramata proprio in questi giorni. Ad accompagnarmi, la solita frase di Andreotti: a pensar male si fa peccato. Però ci si "piglia".

Attapirata. E non poco


Titoli d'apertura per la giornalista Rai che presenta "Chi l’ha visto". Mi sfugge il nome, ma del resto… chi l’ha mai vista? A Valerio Staffelli, che l'altra sera le ha consegnato il tapiro d’oro, ha detto che in merito alla raccomandazione di Cossiga lei ha già parlato con l’Ansa. Brava, ha capito tutto di questo lavoro, perché secondo lei l’Ansa è la Bibbia e gli altri cronisti non esistono, anzi, come direbbe il marchese del grillo…nun sono un…vabbè, avete capito. A lei, "vicecapoqualchecosa", le viene spontaneo chiedere “chi li ha visti?”, pensando a chi fa il suo stesso lavoro. Alla faccia della correttezza fra giornalisti

sabato 26 gennaio 2008

La Iena non ride più


''A questo punto avrebbe dovuto andare in onda il servizio di Alessandro Sortino sul figlio di Mastella, di cui forse avete sentito parlato nei giorni scorsi, ma il nostro editore ha preferito non mandarlo in onda''. Cosi', prunciando una frase a testa le Iene Luca, Paolo e Ilary Blasi in diretta su Italia Uno hanno annunciato lo stop al servizio. ''Noi non siamo d'accordo - hanno aggiunto le Iene - ma la decisione finale non spetta a noi''. Ma hanno comunque voluto sottolineare che ''Sortino è uno dei piu' grandi giornalisti che ci sono''.
LA POSIZIONE DI MEDIASET

Mediaset ha deciso di non mandare in onda il servizio di Sortino perchè lo ha ritenuto non equilibrato. Tuttavia - si sottolinea - Sortino è un'ottima "iena", che lavora per Mediaset da tanti anni, e certamente non è un raccomandato. Nel suo scambio con l'inviato del programma, documentato da un filmato che circola anche su internet, il figlio di Mastella aveva ricordato che Sortino è figlio di Sebastiano, ex direttore generale della Fieg e attuale commissario dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.


Il signor Ventura e Lapo, che coppia


Sylvie Lubamba, la showgirl di colore che ha partecipato anche lei a un reality, s’è scagliata contro Stefano Bettarini, che a Buona Domenica aveva detto: «Ma chi sono io il figlio della negra?». Non se la passa bene l’ex marito della Ventura, ma c’è chi sta ancora peggio. E’ Lapo Elkann, al quale sono stati rubati tre personal computer e quattro paia d’occhiali in fibra. Vi faccio notare che costavano più gli occhiali dei pc, visto che ogni montatura di Lapo costa 1000 euro solo perché ha quaranta strati di carbonio. Lecito chiedersi: e adesso, senza occhiali, dove andrà a sbattere?

venerdì 25 gennaio 2008

Quando la coppia scoppia


La più bella della giornata arriva da Giarre, in Sicilia: una quarantaseienne è stata arrestata. Il motivo? Somministrava al marito un cocktail di farmaci che puntualmente ogni sera inibiva il desiderio sessuale dell'uomo per evitare di avere con lui rapporti e potersi concedere solo al suo amante. Praticamente un genio del male. E poi dice che la coppia scoppia. Non scoppiano Briatore e la Gregoraci, che si sposeranno in Calabria, zona Catanzaro. Non è più fidanzato invece Filippo Bisciglia. Ma come, non avete capito? Filippo Bisciglia, quello del Grande fratello che aveva mollato la donna e che s’era fidanzato con Simona Salvemini…Oh, dico il grande fratello, la trasmissione più seguita in Italia dopo le gazzarre parlamentari.

giovedì 24 gennaio 2008

Verso il funerale


Prodi oggi scende in campo al Senato in cerca della maggioranza. Sperando nella buona salute dei senatori a vita, nel ripensamento di qualche rifondarolo, ai bollori di Dini persona fisica (che un partito suo dove sta?), nella voglia di pensione di qualche possibile senatore che sa già di essere trombato alle prossime elezioni, e vuole mettersi da parte un po' di pensione per i tempi a venire.
Tutto questo perchè l'Udeur, 14 deputati e 3 senatori eletti con l'1.4 dei voti, ha ritenuto di lasciare perchè la coalizione non aveva fatto blocco unico dopo l'arresto di mezzo Udeur una settimana fa. Mala tempora currunt. O forse Mastella e non mala... ma il problema alla fine non è nemmeno Clemente. La Sinistra, con una maggioranza patchwork, ha dimostrato di non avere i numeri, e forse nemmeno le qualità per governare. Certo, alcuni grandi temi non li poteva trattare con quei numeri risicati. Cade due volte Prodi: la prima sui Pacs mai più riproposti (in Italia la Chiesa non conta niente, si sa: siamo tutti laici, il Papa è imbavagliato dentro al Vaticano, ma certe cose non si possono nemmeno pensare di farle che cade un Governo di si-ni-stra), e la seconda sulle tangenti di Mastella. Grande tristezza. La Destra, con una maggioranza bulgara, ha dimostrato di non averne l'intenzione, se non pro domo loro. E, alla notizia della possibile caduta di Prodi, Fini che fino a ieri aveva dato a Berlusca del rincoglionito, ha già detto che si corre tutti insieme con Silvione premier. Alla faccia della coerenza politica, ma pure voi dovete capire st'uomo, dove cazzo può andare da solo con un partito dimezzato dalla Destra che lo ha abbandonato? Perfino Bossi, col ghigno incastonato nella mandibola bloccata, ha detto che se non si va al voto stavolta parte la rivoluzione. Ma il Parlamento non era sovrano una volta? O forse lo è il popolo, non so? Siamo quindi qui a fare la conta dei senatori: c'è, c'è, c'è, 38 di febbre, gamba rotta, sta con l'amante, c'è ma forse non vota, non c'è ma forse vota, e così via. Questa la democrazia odierna. Che Tremaglia ha voluto ampliare ai 5 continenti, per consentire a tutto il mondo per ridere di noi. E alla Destra per ridere di lui, visto che sono stati proprio i voti degli italiani all'estero a condannare la Casa delle Libertà. Siamo appesi al raffreddore della Montalcini, agli estri di Turigliatto, alla voglia di monetizzare la pensione di alcuni altri. Mentre Prodi minimizza, pover'uomo. Ecco, in questo una singolare differenza. Berlusconi si sarebbe scagliato contro il traditore, puntando l'indice e dicendo che sarebbe andato alle elezioni senza di lui, tritandolo politicamente, salvo poi perdonarlo con annesso invito a cena ad Arcore e risottone ai funghi. Prodi no, quasi si alliscia ancora Mastella, dicendo che la colpa è delle circostanze, povero Clemente, povero Udeur, e se torna il posto da ministro sta lì, e guai a chi glielo tocca. Forse un errore politico, chissà. Forse buon senso, tanto quello che oggi insulti domani viene con te al voto, ma tanto in Italia chi se lo ricorda, visto che sono sempre andati tutti contro tutti? Serve l'uomo forte, forse, rimpiange qualcuno. A trovarlo. In una possibile graduatoria dopo un sondaggio Abacus, i primi tre risulterebbero Lippi, Gattuso e Taricone. Altro che Andreotti, Cossiga e D'Alema. Ma ora silenzio, che sta per parlare Prodi. Sentiamo che si inventa, il nostro semaforo. Qui o si fa l'Italia o si muore, diceva qualcuno. Pronti per il funerale, allora. (JoToz)

mercoledì 23 gennaio 2008

Tutto in uno scatto


Argomento che abbiamo già trattato ma che possiamo riproporre dopo le ultime vicissitudini. Ricordate Denise Karbon? Dopo le quattro vittorie di fila il presidente del Coni aveva detto "è una campionessa!". E da allora la Karbon non ne aveva più imbroccata una. Ora s'è pure fratturata un dito della mano. Semplici coincidenze?

martedì 22 gennaio 2008

Chi è senza peccato scagli la prima pietra...

La iena Sortino
CEPPALONI (Benevento) — Suo padre l'ha mai aiutata? «Non si deve neanche permettere di pensare una cosa del genere. E' una domanda illegittima». Le domande non sono mai illegittime, una Iena lo dovrebbe sapere. «Sono un caso americano puro, mi sono fatto grazie al mio lavoro. Sfido chiunque a dimostrare il contrario».
Alessandro Sortino, romano, 38 anni, è tornato a casa proprio arrabbiato. A Ceppaloni ha lasciato le arance che voleva portare alla moglie di Mastella. E anche il battibecco con il figlio Elio, che gli ha rinfacciato di aver fatto carriera grazie al padre Sebastiano, prima alla Fieg, la federazione degli editori, e poi all'Autorità per le comunicazioni. D'accordo, nessuna raccomandazione. Ma almeno il suo cognome le avrà aperto qualche porta. «Figuriamoci. Il primo contratto serio l'ho avuto a Radio capital. Scoprirono chi era mio padre sei mesi dopo». E magari da quel momento in poi avrà avuto qualche vantaggio. «Sono andato via pochi mesi dopo. E sempre con lo stesso sistema ». Cioè? «Anni fa volevo fare lo sceneggiatore e mandai un lavoro a Mario Monicelli. Fu lui a chiamarmi a casa. Io mi faccio avanti con il mio lavoro, non con il mio cognome». Grazie a suo padre, però, avrà conosciuto persone importanti. «Mio padre sogna ancora che io mi laurei e faccia l'avvocato. Per come è fatto lui non accetterebbe mai di raccomandare uno che non è nemmeno laureato».
Come ha cominciato a lavorare? «Avevo 26 anni, l'università andava così così, e facevo volontariato. Mi presentai alla redazione del settimanale Vita. Lavoravo gratis». Il primo contratto? «Qui Roma, inserto della Stampa. Facevo le recensioni dei film intervistando gli spettatori che uscivano dal cinema. Prendevo 500 mila lire al mese, davvero poco per un raccomandato, no?». E il passaggio alla televisione? «Mi chiamò Davide Parenti, l'autore delle Iene. In macchina, mentre portava i figli a scuola, ascoltava sempre Salotto Termini un programma che facevo alla radio». Quanto guadagna? «Dipende da quanto lavoro perché sono pagato a servizio e ho sempre contratti a termine. In questo momento ho il più lungo della mia vita: otto mesi». E quindi in media quanto guadagna? «Tra 100 e 200 mila euro lordi l'anno, a seconda di come vanno le cose. Guadagno bene perché sono bravo. Ma se qualcuno mi querela l'avvocato me lo devo pagare io». E' mai stato condannato? «No, mai. Perché io non insinuo ma affermo e se non so taccio. Non è colpa mia se i giornalisti che seguono i politici non fanno domande. Non è colpa mia se quelli dei tg non vanno sui posti e mandano gli operatori a girare le immagini. Io faccio il giornalista».
Il tentativo d'intervista realizzato dal Corriere della Sera pubblicato il 20 gennaio dimostra che ancora oggi il bue vuole dare del cornuto all'asino. No comment, la rabbia nel vedere un collega messo alle corde, partito per "suonare" e tornato a casa "suonato" è tanta stavolta.

lunedì 21 gennaio 2008

45 milioni di euro: chi li ha visti?


Chiude http://www.italia.it/, sito costato 45 milioni di euro e durato appena un anno, fra errori grammaticali, orrori geografici e gaffe varie. Era stato presentato in maniera "strategica" da Walter Rutelli, che s'era perfino addentrato nella Rete per esporre in lingua inglese e con stile british i benefici che avreppe portato il sito internet dedicato al Belpaese. Che fine abbiano fatto i "danè" non è dato sapere, mentre nasce spontaneo interrogarsi sul logo, costato 100mila euro. Ovvero l'anticipo per una casa. O dieci anni dello stipendio di un operaio.

domenica 20 gennaio 2008

Complimenti per la trasmissione


Premessa, la Rai nasce come televisione d'informazione e di servizio. Indi per cui non dovrebbe neanche aver bisogno delle cosiddette "seconde voci" per realizzare le telecronache sportive, visto e considerato che loro - le seconde voci - non essendo preposte a fare informazione, non dovrebbero interferire, dunque non dovrebbero neanche comparire. Non è così. L'aveva dimostrato Fabio Capello, che prima d'allenare la nazionale inglese pareva una sorta di Pippo Baudo: ve lo ricordate? decideva lui quando mandare l'inviato negli spogliatoi e passava la linea ai bordocampisti quasi fosse il regista della trasmissione. Ma benedetto figliolo, hai la villa alle Baleari, hai i soldi per fare una guerra... ma vuoi lasciare quel posto di seconda voce a chi sa almeno spiccicare due parole di fila e soprattutto deve tirare la carretta fino al 27 del mese? Stesso discorso per Paolo De Chiesa, uno di quelli che viene ricordato perchè faceva parte della prima valanga azzurra (ma che non ha mai vinto una gara in coppa del mondo, tanto per la cronaca), che ieri s'è superato quando Scott Macartney è rovinosamente caduto in discesa libera. "Chiedo alla regia di togliere queste immagini che fanno male allo sport", ha sentenziato l'ex sciatore... E no, caro, gli italiani pagano il canone, quelle immagini le devi far vedere, sono "informazione" e certamente possono rimuovere le coscienze degli spericolati sciatori della domenica, anche se fa male vedere Scott in quelle condizioni. A Livigno, nell'ultima settimana, sono morti quattro fra sciatori e snowbordisti. Ma tu - caro De Chiesa - non puoi capirlo, vivi in un altro mondo... del resto, nel rammentare incidenti simili, neanche hai menzionato Leonardo David...è tutto un dire.

sabato 19 gennaio 2008

Anche a Le Iene ci sono i figli di papà


Elio Mastella è uno dei figli di Clemente. E' stato fermato all'esterno della famosa villa di Ceppaloni da un gruppone di giornalisti vari. Tra questi c'era pure uno di Le Iene che aveva un sacchetto di arance da consegnare alla madre e ha iniziato pure a sfotterlo sulle raccomandazioni. Lui, sempre calmo, gli ha detto che ha fatto il liceo pubblico a Benevento, si è laureato a 24 anni in ingegneria con 110 e lode, parla inglese e francese ma guadagna 1.800 euro al mese con un contratto di dipendente a Finmeccanica. Quello insisteva. Lui gli ha chiesto quanto guadagnasse e quello continuava a a coglionarlo. Allora, sempre calmo, gli ha detto: "Guarda che se dici che lavoro che fa il tuo di padre sei tu a fare una figura di merda davanti a questi giornalisti". Attimo di gelo. E' Commissario all'Autorità delle Comunicazioni. E sicuramente non c'è nessun collegamento con il fatto che lavori a Mediaset, giusto? Mica stupido, Mastellino. A proposito di figli e affini di papà, alle Iene lavorano anche Sortino, Diliberto e Sabrina Nobile.
Alessandro Sortino è figlio di Sebastiano Sortino, Direttore della "Commissione per i Servizi e i Prodotti" dell'Agcom e direttore generale della Federazione Italiana Editori Giornali dal gennaio 1977. Pierfrancesco Diliberto è figlio del regista Diliberto. Sabrina Nobile è la fidanzata di Saverio Costanzo, figlio di Maurizio Costanzo

venerdì 18 gennaio 2008

Dacci oggi l'ignoranza quotidiana (a pagamento)


Tg sportivo, di quelli che Sky manda a ripetizione sui canali 100 e 500 promettendo un servizio d'informazione continuativa all'utente. Capita che nello "speciale" dedicato al romanista Totti, entrato a far parte della schiera dei calciatori che hanno segnato almeno 200 reti con la stessa squadra, si arrivi a parlare di date. Nello specifico, si parla di quella che ha regalato al capitano della Roma il primo gol con la divisa giallorossa, quattro settembre 1994. Che, letta con i numeri, diventa 4/9/94. E qui arriva la perla del cronista di turno, pronto a spiegare che quel numero è una sorta di ripetizione giornalistica, quella che in gergo viene definita "cacofonia": "4994". Povero, nessuno gli ha spiegato che in primo luogo la ripetizione sarebbe "4949" e che pur volendo essere magnanimi, potremmo venirgli incontro ipotizzando volesse regalare una similitudine fra numeri e parole, tipo quella legata al nome Anna, che pur se letto al contrario mantiene lo stesso significato. E, dunque, "4994", che letto al contrario resta "4994" forse voleva essere inteso non come ripetizione, ma come palindromo. Pure oggi la disinformazione è servita.

giovedì 17 gennaio 2008

Malasanità in stile yankee

La news è un'agenzia Ansa di due giorni fa su cui riflettere. Mal comune mezzo gaudio? Non proprio.
È stato un vero e proprio incubo quello vissuto dall'attore americano Dennis Quaid e dalla moglie Kimberly al Cedars Sinai Medical Center di West Hollywood, l'ospedale delle star del cinema a due passi da Beverly Hills, dove i loro gemelli neonati hanno rischiato di perdere la vita dopo essere stati avvelenati per sbaglio. Ora sono fuori pericolo. Lo stesso Quaid lo racconta al più diffuso quotidiano californiano, il Los Angeles Times, lanciando pesanti accuse al management dell'ospedale, teoricamente considerato il migliore di tutta la California, e tra i 18 migliori in tutti gli Stati Uniti secondo la classifica stilata dal settimanale Us News per il 2007, in particolare per la ginecologia e i servizi di maternità. I gemellini Thomas e Zoe Grace, nati l'8 novembre da una madrè in affittò erano stati ricoverati pochi giorni dopo al Cedars Sinai per una infezione da stafilococco. Per un errore medico, i due neonati hanno ricevuto una dose da adulti e non da neonati (teoricamente mille volte inferiore) di eparina. Cioè un anticoagulante che ha fatto rischiare loro la vita, trasformandoli temporaneamente in emofili di fatto alla mercè di qualsiasi feritina. Quaid parla di leggerezza del personale, con le infermiere che hanno sempre minimizzato l'errore, segnalato alla coppia con ampio ritardo, e si lamenta in particolare dell'atteggiamento dei responsabili dell'ospedale, sempre dietro a loro. L'attore ricorda anche un momento davvero impressionante, quando uno spruzzo di sangue di uno dei due neonati imbrattò un muro a quasi due metri di distanza, mentre una delle infermiere stava medicando l'ombelico, prima di cambiare il cerotto. Ad avere particolarmente irritato la coppia, Dennis, 53 anni, e Kimberly, 36 anni, è stata la fuga di notizie sui gemelli ai tabloid, probabilmente da parte di un dipendente del Cedars Sinai. I Quaid, convinti all'inizio che si trattasse di un caso di routine, non avevano voluto avvertire familiari ed amici per non preoccuparli, ma a notizia è immediatamente rimbalzata su siti di pettegolezzi come Tmz, che appartiene alla Time Warner. I paparazzi hanno quindi iniziato ad assediare l'ospedale, tentando in tutti i modi di fotografare i gemellini, senza lasciare un attimo di respiro a Dennis e Kimberly, in un momento particolarmente difficile.

mercoledì 16 gennaio 2008

Uno si dimette, l'altro rinuncia


Lungi da Olimpopress di attaccare Clemente Mastella, sarebbe come sparare sulla Croce Rossa. Però un dubbio ci assale: perchè tanto pietismo anche da parte dell'opposizione? Forse perchè... ma no, che andiamo a pensare... che non esiste qualcuno senza peccato che possa scagliare la prima pietra? No, dài, non è giusto "dire male" delle persone, spifferare cattiverie, ipotizzare chissà quali collusioni e intrallazzi... forse un pò tardi, cominciamo a pensare che quel che diceva Giulio Andreotti forse era vero: a pensar male si fa peccato, però... Titoli di coda, a proposito di colpe, per un'altro pensiero maligno: hanno commesso peccato gli studenti universitari nell'impedire a Ratzinger di presentarsi ai cancelli dell'università "La Sapienza"? Alle farneticazioni dell'ex contestatore Pannella su "Porta a Porta" l'ardua sentenza.

martedì 15 gennaio 2008

L'elogio dell'imbecillità


Un "presentatore-giornalista-fa tutto lui" della paytv per antonomasia del quale non citiamo il nome solo per non elargirgli briciole di celebrità, nel dopo partita di Catania-Juventus ha chiesto a Silvio Baldini, allenatore degli etnei: "Mister, ma se una grande squadra la chiamasse per allenarla ma le chiedesse di mettersi a dieta, lei la dieta la farebbe?". Neanche uno che avrebbe voluto scrivere l'elogio dell'imbecillità avrebbe potuto tanto.

lunedì 14 gennaio 2008

Quando il troppo storpia


Siamo schietti: ventitiuattro anni fa, quando uscì "L'allenatore nel pallone", non è che se ne accorsero in molti. Un pò come è successo con "Febbre da cavallo", pellicola rivitalizzata dalle tv private dopo che il grande schermo l'aveva snobbata. Ora è uscito il remake, e m'è capitato di vedere Lino Banfi un pò da tutte le parti, su tutte le tv possibili e immaginabili, pronto a presentare "L'allenatore nel pallone 2" quasi stesse esponendo una nuova teoria della relatività. Neanche fosse il papa. Così pure chi non lo sapeva è venuto a conoscenza del fatto che Oronzo Canà è tornato ad allenare la Longobarda. La "Gazzetta dello sport" gli ha dedicato un piede di pagina in "prima" e bene o male lui s'è concesso a destra e a manca, rilasciando interviste spesso in fotocopia. "Tutto molto bello", avrebbe detto uno dei cronisti sportivi più sopravvalutati di sempre. Ma... mi chiedo: non è un pò troppo lo spazio dedicato a un film che i critici fino a qualche anno fa avrebbero considerato di serie B? Aspettare che anche il rifacimento del film passi di nuovo sulle tv private senza passare per il botteghino non è reato.

domenica 13 gennaio 2008

Dacci oggi la nostra disinformazione quotidiana


Italia 1, Studio Aperto, poco dopo mezzogiorno di oggi. Siria Magri lancia un servizio sulla Thyssenkrupp sottolineando che i morti sono stati sei. Non l'hanno avvertita che il 30 dicembre è morto per arresto cardiocircolatorio, Giuseppe De Masi, 26 anni, il settimo operaio della Thyssen Krupp rimasto coinvolto nel rogo del 6 dicembre scorso. Anche oggi la disinformazione ha regnato sovrana nelle nostre case. Amen.

sabato 12 gennaio 2008

Fanno di tutto per far odiare il calcio


Colpa dei commentatori e dei telecronisti, troppo presi dall'enfasi (che pretendono d'infilare ovunque, puntando allo scoop costi quel che costi) e soprattutto dal loro voler "gigioneggiare" davanti al microfono. Colpa degli ex calciatori che li affiancano, spesso incapaci di spiccicare due parole giuste di fila e troppe volte legati al loro "essere stati" ("io avrei fatto un'apertura a destra invece che a sinistra", "io non avrei reagito in questa maniera", "io...", "io...", "io..."). Colpa dei calciatori stessi, troppo divi e poco percettivi nei confronti d'una platea affamata di calcio giocato e non parlato. Colpa dei giornali, che invece di spiegare uno schema difensivo regalano aperture di pagina alla poppata dei figli dei calciatori. Colpa di ex veline, ex modelle, ex letterine, ex mogli di calciatori e stagiste con la coscia lunga e il decoltè sempre più in vista, che non hanno ancora capito il fuorigioco ma presentano programmi di calcio. Colpa anche mia, che m'avveleno per queste situazioni e dedico a certa gente ancora spazio.

venerdì 11 gennaio 2008

Se la mondezza mia è mia... allora perchè anche la tua deve essere mia?


Rifiuti, che passione. La Campania affonda nella mondezza e sappiamo tutti perchè si è arrivati a una situazione simile. Solo chi ha gli occhi foderati di prosciutto non se ne rende conto. O, meglio, fa finta di nulla, salvo ovviare con una presa di posizione "salomonica": spargiamo la spazzatura un pò qua e un pò in Sardegna, un pò nel Lazio e un pò in Lombardia. E serve a nulla scendere in piazza, quel che è fatto è fatto. I giochi di potere insudiciano città pulite e che nonostante problemi atavici (e ogni riferimento a Cagliari e all'isola felice stavolta non è puramente casuale, perchè non ci si può ricordare della Sardegna e del suo capoluogo principale solo quando serve, salvo poi dimenticarsene quando il bisogno è dei cagliaritani) hanno risolto da tempo la questione-discariche. Siamo alle solite: chi risolve i suoi problemi prima, deve poi rimboccarsi le maniche pure per gli altri. Perchè nel Paese che viaggia a doppia velocità si pretende di far rallentare il più veloce e non di far allungare il passo a chi dorme sugli allori. "E' l'Italia che va con le sue macchinine vroom vroom", cantava quindici anni fa Ron. Mai fotografia del Belpaese è stata più azzeccata.

giovedì 10 gennaio 2008

L'irrealtà diventa realtà: un cane spara al suo padrone


Quando ho letto la "velina" stentavo a crederci, e credo che lo stesso capiterà a chi leggerà questa news. Negli Stati Uniti Perry Price, un insegnante di matematica impegnato in una battuta di caccia è stato ucciso dal suo cane. Che - udite, udite! - gli ha sparato. Ovviamente si tratta di una tragica fatalità, e magari c'è anche poco da ridere, pure perchè mister Price è morto. L'uomo, dopo aver sparato a un’oca, aveva appoggiato il fucile carico sul retro del suo pick-up dove, ad attendere la preda, c’era il suo labrador retriever. Qui il cane, forse per la troppa impazienza, ha calpestato l’arma da cui è partito un colpo che ha forato il veicolo e trafitto la gamba del padrone. “Sono nella polizia da più di vent’anni e questa è sicuramente la cosa più strana che ho mai visto” ha commentato l'incredulo sceriffo locale, Joe LaRive. La ricostruzione dell'"omicidio" non è stata difficile: sul fucile c’erano tracce di impronte miste a fango che tradivano il cane. Perry Prince è stato portato d’urgenza nell’ospedale più vicino, dove però è morto per un'emorragia che i medici non hanno potuto arginare.

mercoledì 9 gennaio 2008

Contravvenzioni e percentuali

Più che un riceviamo e pubblichiamo, questa è una nota di stampa su cui riflettere, a prescindere dall'idea politica di chi l'ha diramata. Perchè, scavalcati gli schieramenti e le bandiere, Luca Todini difende anche i diritti di chi non ha la sua stessa ideologia.
"Abbiamo appreso –- dichiara il Capogruppo di An del XX Municipio, Ludovico Todini -– che gli agenti della Polizia Municipale riceveranno un premio produttività” in base a quante contravvenzioni eleveranno”. I poliziotti municipali –- aggiunge –- passerebbero da tutori dell’'ordine per status a tutori dell'’ordine a percentuale. Di contro vale l’'equazione che senza incentivo sarebbe legittimo non sanzionare comportamenti contra legem”. Il Comune –- conclude Todini –- smentisca in modo chiaro questa triste vicenda, dal momento che non rende onore alle Istituzioni"”.

martedì 8 gennaio 2008

La buona base per una tv spazzatura


No, non soffermatevi su Enrico Papi e sul suo programma... bastano e avanzano i critici di rango che, a seconda delle simpatie, lo possomo esaltare o affossare. Noi proviamo ad andare oltre continuando ad annotare le anomalie d'una tv che sembra impazzita. Sky permette, grazie al tasto del telecomando, di vedere da quanto è iniziato il programma che si sta osservando... ebbene, quando abbiamo optato per questa scelta, abbiamo scoperto che il programma in oggetto era cominciato da 1297 minuti... sì - annuirete voi - magari è un problema di computer, forse la titolatrice avrà "sfarfallato"... ma possibile che nessun addetto ai lavori si sia accorto della magagna? Che potrà pure essere considerata una stupidaggine... ma a chi paga il canone delle paytv, cui se non erro, viene offerto "il meglio del meglio", può anche non star bene una disattenzione simile.

lunedì 7 gennaio 2008

Karbon prima e dopo

Sabato Denise Karbon ha vinto la sua quarta gara consecutiva di coppa del Mondo. Pronto il commento del presidente del Coni, Gianni Petrucci: "E' una campionessa di grandissimo livello che fa del bene all'Italia dello sci". Per la cronaca, il giorno dopo la Karbon è caduta...
Morale: sapete qual è la differenza fra un chiacchierone e uno specchio? Il chiacchierone parla senza riflettere, lo specchio riflette senza parlare.

domenica 6 gennaio 2008

Un bamboccione in meno, un conflitto d'interesse in più


Da qualche giorno in Italia c'è un disoccupato in meno. Si chiama Gabriele Visco, figlio del ministro dell'economia, che è stato assunto come top manager da Sviluppo Italia, società controllata al cento per cento dal dicastero gestito dal padre. Gabriele ha una stanza tutta sua con la targhetta "dirigente" ben apposta fuori la porta, uno staff al seguito e qualche benefit non meglio specificato. Per la cronaca Sviluppo Italia, che oggi è diventata Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa Spa, è impegnata nella ripresa di competitività del Paese, in particolare del Mezzogiorno. Sempre per la cronaca, non è dato sapere qualiqualifiche professionali abbia Visco jr. nè quali meriti abbia per ricoprire il ruolo. Di lui si sa a malapena che ha avuto un'esperienza lavorativa in Telecom e che insieme a tutta la sua famiglia è stato firmatario di una petizione che chiedeva di intitolare un largo del parco di Villa Ada alla memoria diel sociologo Gianni Grasso. Ecco risolto il problema dei "bamboccioni", con i figli dei ministri sistemati ben bene. Un pò meno quello dei conflitti d'interesse.


sabato 5 gennaio 2008

Secondo Sky la folla c'è...e non c'è!


Un pò come la gag "compare Turiddu" e "scompare Turiddu". Tg di Sky, ora di pranzo, via agli "speciali" dedicati ai saldi. Da Milano l'inviato D'Antoni (quante omonimie nell'italico giornalismo) sottolinea che lui e la sua troupe la fila davanti ai negozi che proponevano gli agognati saldi non l'ha vista... chi ha ragione? Lui che parla o la dida che compare sul sottopancia? Insomma, la folla c'è stata o no? Ai funzionari di turno l'ardua sentenza.

venerdì 4 gennaio 2008

Annullata la Parigi-Dakar, stavolta lo spettacolo non va avanti


L'edizione 2008 della Parigi-Dakar, la trentesima nella storia della manifestazione ideata da Thierry Sabine (nella foto), è stata annullata per ragioni di sicurezza. Lo hanno annunciato gli organizzatori (Amaury Sport Organisation), riuniti in via straordinaria a Lisbona. È la prima volta dal 1979, anno della prima edizione. Il rally doveva partire domani da Lisbona, ma il Governo francese aveva invitato gli organizzatori a sospendere la gara dopo l'uccisione la vigilia di Natale di quattro francesi in Mauritania, dove il rally sarebbe dovuto passare dall'11 al 19 gennaio.

giovedì 3 gennaio 2008

Senza offesa: anche i "migliori" sbagliano


Dicono sia una televisione all'avanguardia, l'unica antagonista di "mamma Rai", di Mediaset e delle paytv. Lo affermano i "critici", quelli considerati "esperti di comunicazione", abbindolati da programmi proposti in stile yankee e conduttori definiti politicamente scorretti, Chiambretti, Bignardi, Ferrara e compagnia cantando. Noi abbiamo ben altre impressioni, percepite osservando le produzioni tv in maniera diversa rispetto ai consueti stereotipi, imparziale e comunque non dissacrante. E abbiamo notato qualche magagna, che sfugge a critici-baroni troppo immersi nelle masturbazioni mentali di chi guarda senza vedere. Il nostro fermo immagine, scattato questa mattina, 3 dicembre, mentre assistevamo a una trasmissione definita già "cult", lo dedichiamo a chi risponde che "non abbiamo bisogno di personale" e "siamo al completo" ai disoccupati di turno. Osservate la data: essere precursori non significa anticipare il sottopancia di 24 ore...Un piccolo errore? Suvvia, dai "migliori" vorremmo la perfezione!

mercoledì 2 gennaio 2008

Giampaolo, uomo prima che mister


Merita un plauso speciale Marco Giampaolo, considerato dalla critica e a più riprese uno dei migliori allenatori del panorama calcistico italiano. Giampaolo è andato contro le regole mantenendo sempre onestà intellettuale e grande classe. Ha dimostrato che si può fare l'allenatore senza patentino (che se per qualche motivo uno non ha giocato ad alti livelli non gli fanno frequentare il corso di Coverciano) e ha detto - primo nella storia del football italiano - "no, grazie" al ritorno in panchina dopo essere stato esonerato nemmeno un mese prima. Roba che succede solo con certi presidenti - cui spesso sarebbe più utile l'"autoesonero" piuttosto che la scelta di mandare a casa i propri tesserati solo perchè ci si è alzati col piede sbagliato; per il bene del club che gestiscono e soprattutto per quello dei tifosi -, Cellino e Zamparini su tutti. Ma stavolta non applaudiamo il "niet" al re delle farine sarde, quanto una risposta elargita al cronista di turno che proprio ieri gli ha chiesto se avesse già avuto altre occasioni d'allenare. "Al momento no, anche se quest'estate ne avevo una decina. E ho ricevuto anche altre tipo di offerte, tipo proposte per andare in televisione, ma ho detto no: io sono un allenatore". Tutti i giornalisti disoccupati dovrebbero fargli un monumento al solo pensiero di quanti posti di lavoro sono attualmente occupati dagli ex re della pedata.

martedì 1 gennaio 2008

C'è disinformazione pure sui neonati


Il primo nato a Roma è figlio di un egiziano da molti anni in Italia, Hany Zarif, e di un'italiana, Sonia. Si chiama Emanuele e ai genitori l’assessore capitolino Lia Di Rienzo ha consegnato un mazzo di orchidee da parte del sindaco Veltroni. La notizia è stata confermata a più riprese dall'agenzia di stampa Ansa e via etere - fra le tante - da Radio Subasio. Solo quelli di RaiTre hanno annunciato, con tanto di servizio, che il primo nato nella Capitale è un altro bambino. Possibile che "mammaRai" alle 14 non abbia avuto il tempo di riscontrare la veridicità di un take d'agenzia inserito per la prima volta alle 10 e 48 del mattino e che fra l'altro sottolineava come il neonato fosse venuto alla luce dieci secondi oltre la mezzanotte, cioè un'ora e mezza prima rispetto al primo nascituro ostentato nel servizio del Tg3 Lazio? Al direttore della testata giornalistica, se ce l'ha, proviamo a chiedere una risposta.